Verifica e valutazione linguistica degli studenti con DSA di Miriam Bertocchi
La verifica e la valutazione degli apprendimenti linguistici sono solitamente considerate il momento finale di una o più unità didattiche. L’insegnante deve accertarsi, attraverso prove attendibili, che l’alunno abbia raggiunto gli obiettivi formativi prefissati e possa così avanzare nel processo di apprendimento. Nel caso di alunni con DSA esiste una normativa di riferimento che fornisce indicazioni utili in merito a questo delicato, ancorché necessario, passaggio. La legge 170/2010 e le relative Linee Guida specificano che lo studente con diagnosi di DSA è tenuto ad utilizzare, durante i momenti di verifica, tutti gli strumenti compensativi necessari per affrontare il compito. Anche nel precedente D.P.R. 122/2009, all’Articolo 10, vengono date indicazioni utili sulla valutazione, che deve tener conto delle specifiche situazioni soggettive degli alunni con difficoltà specifiche di apprendimento.
Distinguiamo di seguito i principi generali che dovrebbero regolare in primo luogo la preparazione delle verifiche e in secondo luogo la valutazione degli apprendimenti, in riferimento alla competenza linguistico-comunicativa da raggiungere nello studio di una lingua straniera.
Per quanto riguarda la preparazione e strutturazione delle verifiche scritte sarebbe opportuno tenere conto delle seguenti indicazioni:
- predisporre verifiche brevi, scritte in modo chiaro, con un carattere leggibile per stile e dimensione. Evitare consegne e esercizi scritti a mano o, se impossibilitati a scrivere al computer, preferire lo stampato maiuscolo al corsivo. Non scrivere consegne o frasi alla lavagna chiedendo di copiarle: l’alunno con DSA potrebbe riportare errori nella copiatura e stancarsi inutilmente prima di svolgere l’esercizio.
- dare sempre consegne brevi e indicazioni chiare su come deve essere svolto un esercizio, aggiungendo possibilmente un esempio illustrativo. Potrebbe risultare d’aiuto anche la lettura ad alta voce delle singole consegne.
- proporre attività a complessità crescente, in modo tale che lo studente non perda la motivazione e non si senta scoraggiato di fronte alla difficoltà della prova.
- consentire all’alunno di utilizzare, ove possibile, il computer.
- concedere tempi più lunghi per l’esecuzione dei compiti. Poiché il maggior tempo a disposizione non è sempre garanzia di un risultato migliore, potrebbe essere più vantaggioso ridurre la quantità degli esercizi o degli item all’interno di essi. Ciò consentirebbe di mantenere gli obiettivi prefissati e, allo stesso tempo, ridurre il rischio di errori causati da stanchezza e disattenzione.
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