Disabilità complesse: il rapporto tra la programmazione della classe e la programmazione personalizzata.
Questo è quanto propone l’idea di progettazione universale dell’apprendimento ovvero la reale possibilità di pensare, progettare, realizzare e utilizzare prodotti, strutture, ambienti, spazi, mezzi e servizi fruibili da tutti, indipendentemente dall'età, dalle capacità personali e/o dalle condizioni di vita.
L’articolo propone una riflessione e un possibile approccio metodologico per affrontare la complessità che ogni gruppo classe propone secondo il paradigma dell’inclusione scolastica e il modello UDL.
In tale dimensione, la disabilità complessa diviene un’occasione utile a stimolare una riorganizzazione metodologica e didattica al fine di valorizzare tutte le «diversità», in un dialogo continuo tra programmazione personalizzata e programmazione di classe.
(a cura di Fabbri C., Imola, A.)