Decreto inclusione: sarà vera “inclusione”?
L'art. 3 elenca in modo preciso prestazioni e competenze dei diversi soggetti pubblici che devono intervenire nel processo inclusivo, spiegando “chi deve fare cosa”.
L'Amministrazione Scolastica deve provvedere a assegnarne i docenti per il sostegno didattico; definire l'organico del personale ATA, tenendo conto della presenza di alunni con disabilità certificata e in particolare "all'assegnazione dei collaboratori scolastici [...] anche per lo svolgimento dei compiti di assistenza previsti dal profilo professionale".
Gli Enti locali devono continuare a garantire il trasporto gratuito a scuola e l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione.
I genitori devono richiedere l’accertamento della disabilità all’INPS. Ottenuta la Certificazione la devono trasmettere all’Unità di Valutazione multidisciplinare, all’Ente Locale competente e all’Istituzione scolastica, rispettivamente per la predisposizione di:
- Nuovo Profilo di funzionamento
- Progetto Individuale
- Piano Educativo Individualizzato (PEI)
Il nuovo Profilo di Funzionamento unifica la Diagnosi Funzionale ed il Profilo Dinamico Funzionale. Esso consiste nella descrizione delle funzioni corporee e intellettive danneggiate e delle potenzialità dei singoli soggetti, tenendo conto delle "facilitazioni" e delle "barriere" presenti nel loro contesto di vita.
Novità nell’articolo 12 “Formazione iniziale dei docenti per il sostegno didattico nella scuola dell'infanzia e nella scuola primaria”, che riguarda la specializzazione per il sostegno per le scuole dell'infanzia e primaria.