Riforma degli istituti professionali
In applicazione di quanto previsto dalla Legge 107/15, con il DLgs 61/17 è stato emanato un nuovo regolamento di riordino dell’istruzione professionale.
L’abrogazione è graduale e necessita di regolamenti attuativi, in parte emanati e in parte emanandi. Infatti, il 24 maggio 2018 è stato emanato il Decreto n. 92 , che costituisce un passaggio fondamentale per l’effettivo decollo della riforma dei professionali.
Ora gli indirizzi di studio sono 11: Agricoltura, sviluppo rurale, valorizzazione dei prodotti del territorio e gestione delle risorse forestali e montane. Pesca commerciale e produzioni ittiche. Industria e artigianato per il Made in Italy. Manutenzione e assistenza tecnica. Gestione delle acque e risanamento ambientale. Servizi commerciali. Enogastronomia e ospitalità alberghiera. Servizi culturali e dello spettacolo. Servizi per la sanità e l’assistenza sociale. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: odontotecnico. Arti ausiliarie delle professioni sanitarie: ottico.
Ai fini della personalizzazione del percorso di apprendimento, il Consiglio di classe deve redigere per ogni studente, entro il 31 gennaio del primo anno di frequenza, il Progetto formativo individuale (PFI). Questa riforma potrebbe essere, per la scuola secondaria di secondo grado, l’apripista per un decisivo cambiamento per una diversa organizzazione della didattica, più flessibile e inclusiva, con un deciso superamento della classe tradizionale e di una didattica standardizzata.