La Nota che “fa tremar le vene e i polsi” di Ugo Avalle
Una direttiva a dicembre 2012, una circolare nel marzo 2013, una nota del giugno 2013, una nota di chiarimento del 22 novembre 2013: nel corso di 11 mesi il Miur ha affrontato per 4 volte il tema dei BES. Con l'ultimo documento, la Nota n° 2563 del 22-11-2013, ha fornito ulteriori chiarimenti riguardanti la normativa ministeriale recente (Direttiva ministeriale 27-12-2012 e C.M. n° 8 del 2013) sui Bisogni Educativi Speciali. Per mezzo di questa Nota, il MPI intende riportare un poco di serenità sia tra gli alunni che presentano delle difficoltà, sia tra le rispettive famiglie, sia tra gli insegnanti. Essa sottolinea la prevalenza delle valutazioni pedagogiche da parte degli insegnanti nell’individuare casi di svantaggio e di disagio, a fronte del pericolo di “medicalizzare”(1) soggetti che possono essere recuperati anche o soprattutto per mezzo di opportuni interventi metodologico-didattici. Con la serie di chiarimenti, di seguito indicati, il Ministero ritiene che la sperimentazione della normativa sui BES, prevista per il corrente anno scolastico, possa dare i frutti sperati.
La Nota pone l'accento su:
1) il PDP (Piano Didattico Personalizzato)
2) Soggetti appartenenti a “ culture altre”
3) Il PAI (Piano annuale per l'inclusività)
4) GLI (Gruppo di Lavoro per l’Inclusività), GLIP (Gruppi di Lavoro Interistituzionali Provinciali), GLH (Gruppo di Lavoro per l’Handicap): quale rapporto?
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