Gli organizzatori grafici nella didattica inclusiva: strumenti per imparare, strumenti per pensare
Cos’è un organizzatore grafico (O.G.)? Quali sono le strategie che possono usare gli insegnanti per insegnare ai loro alunni ad usarli quotidianamente?
Un organizzatore grafico di solito è un modello di una pagina, con aree geometriche vuote che devono essere completate dagli studenti con idee e informazioni collegate a un preciso contenuto di studio. Esistono più di 400 tipi di organizzatori grafici, che rappresentano i processi fondamentali di pensiero e sono ritenuti da molti esperti strumenti importanti per un apprendimento significativo, anche in un’ottica inclusiva. Essi si possono disegnare a mano o costruire con software dedicati. Si possono applicare ad ogni disciplina, ad ogni libro di testo, ad ogni materiale di studio. I migliori risultati del loro utilizzo si ottengono mettendo in atto il cooperative o collaborative learning, usando la LIM, soprattutto nella scuola secondaria.
La ricerca internazionale ha dimostrato (e continua a dimostrare) che l’associazione tra verbale e non verbale gioca un ruolo fondamentale in importanti domini educativi: ad esempio, nella rappresentazione e nella comprensione delle conoscenze; nell’apprendimento e nella memorizzazione del materiale di studio; nelle strategie didattiche efficaci; per capire le differenze individuali di apprendimento, la motivazione e l’ansia da prestazione, e, infine, nell’apprendimento delle abilità motorie.
Abbinare nell’apprendimento le due modalità, verbale e non verbale, secondo la Teoria del Dual Coding, aumenta le capacità da parte dell’apprendente di mantenere più a lungo e in maniera significativa l’informazione acquisita. Per ottenere i migliori risultati, ogni volta che viene insegnato un concetto con le parole è necessario associarlo a una corrispondente immagine, affinché esso sia più facilmente trasferibile dalla working memory alla memoria a lungo termine: ecco su cosa si basano gli organizzatori grafici! Essi, combinando il codice linguistico (poiché utilizzano parole/frasi) e il codice non linguistico, sono strumenti ideali non solo per favorire l’apprendimento degli allievi con DSA o con altri BES, ma anche per tutti gli allievi e per tutte le discipline. È fondamentale, però, che gli O.G. siano lineari, chiari, coerenti, consistenti e creativi. Pertanto è necessario che i docenti si formino non solo per saperli usare, ma anche per poterli spiegare al meglio ai propri studenti e promuovere un loro uso efficace.
Articolo di M.E. Bianchi /M. A. Meloni