Diversi modi di imparare nella società della conoscenza
Già nell’ottobre del 2000 la Commissione Europea, a seguito del Consiglio Europeo di Lisbona del marzo 2000, aveva varato un Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente che considerava essenziale, per poter vivere e lavorare in una “società basata sulla conoscenza”, ogni “attività di apprendimento finalizzata, con carattere di continuità, intesa a migliorare conoscenza, qualificazioni e competenze” (lifelong learning and lifewide learning), precisando che l’apprendimento “è un processo permanente con cui un individuo assimila informazioni, idee e valori e acquisisce conoscenza (knowledge, savoir), conoscenza applicata (know-how, savoir-faire), abilità, attitudini e/o competenze (skills, aptitudes and/or competences)”, che “può aver luogo in contesti formali, non formali e informali”.
Compito della scuola è costruire ambienti educativi integrati, cioè praticare una didattica di inter-azioni tra contesti formali, non formali e informali, superando la tradizionale impostazione metodologica che parte dal formale per andare al non formale e all’informale e non viceversa.
B. Urdanch